Lesung "Das angehaltene Leben" | "Cattivi" Roman

Maurizio Torchio Lesung

Veranstaltungszeit: 19:00 - 21:00 Uhr

Eintritt frei

Zweisprachige Lesung (Italienisch-Deutsch) mit Gespräch

 

Autor

Moderatorin

Förderer und Partner

  • Kunstkraftwerk
  • Istituto Italiano di Cultura di Berlino
  • Centro interdisciplinare di Cultura italiana

Lesung "Das angehaltene Leben" | "Cattivi" Roman

Moderation: Annette Kopetzki (Übersetzerin)

Paul Zsolnay Verlag 2017
(aus dem Ital. von Annette Kopetzki. Orig.: Cattivi, Einaudi 2015)

Ein Mann sitzt seine lebenslängliche Strafe in Einzelhaft ab – er hat
die Tochter des „Kaffeekönigs“ entführt, später dann seinen Wärter
umgebracht. Er klagt nicht an, sondern beschreibt, wie das Gefängnis
Tag für Tag mehr zum eigenen Körper wird: „Mir sind Nerven für das
ganze Gefängnis gewachsen. Wenn einer durch den Gang unterm
Hof geht, ist es, als ginge er über meinen linken Arm.“ Maurizio Torchio
ist etwas Einzigartiges gelungen: Mit sparsamsten Worten macht er
die absolute Gegenwart, die pulsierende Leere der Haft physisch
erfahrbar. Ein Roman wie ein Faustschlag, in dem das „Gefangensein“
auch eine Metapher ist für das Menschsein.

Maurizio Torchio, geboren 1970 in Turin, studierte Philosophie und
Soziologie und lebt in Mailand. Mit der Erzählsammlung Tecnologie
affettive gab er 2004 sein Debüt. Nach Piccoli animali (2009) ist Das
angehaltene Leben sein zweiter Roman, der in mehrere Sprachen
übersetzt wurde.

 

 

 

Cattivi è un romanzo di parole e sentimenti compressi, storpiati dalle cattività che li restringono. Ma anche una storia di sopravvivenza in condizioni estreme. Dando fiato a una voce che finisce per diventare l’essenza stessa della reclusione, Maurizio Torchio è riuscito nel miracolo di descrivere, senza mai giudicare, i fili invisibili che legano carnefici e vittime. Il cibo, il sesso, i rumori, l’attaccamento appassionato agli oggetti, servono a parlare di ogni spazio chiuso. A raccontare ogni attesa vana, ogni dolore ripetuto che nella ripetizione trova un balsamo.

Fino all’ostinata irragionevole speranza nel dopo, perché «tutta la vita non consumata dev’essersi conservata, in qualche modo, da qualche parte. Dovrà arrivare. Non può essere evaporata semplicemente passeggiando, dormendo».

Maurizio Torchio è nato a Torino nel 1970. Laurea in filosofia e dottorato in sociologia della comunicazione. Vive a Milano. È sposato con Ilaria e ha un bimbo di nome Pietro. Ha girato un documentario (Votate agli stipendi Fiat, 2003), pubblicato un libro di racconti (Tecnologie affettive, 2004) e due romanzi (Piccoli animali, 2009; Cattivi, 2015). Cattivi ha vinto i premi Lo Straniero, Dessì, Padula, Pisa e Moncalieri; è stato tradotto in francese e tedesco ed è in corso di traduzione in spagnolo e inglese.

https://www.mauriziotorchio.com/w/Cattivi